La fibra ottica: veloce, sicura e priva di interferenze
Benché sia considerata una tecnologia recente, l’uso della fibra ottica esiste già dagli anni Sessanta. Certo, ciò che c’è di nuovo è la possibilità di averla fin dentro le nostre case, così da poterne sfruttare le caratteristiche fisiche che consentono la trasmissione velocissima dei dati quindi una connessione internet molto più veloce di quella raggiungibile con i tradizionali cavi di rame. Ma come avviene il collegamento della fibra ottica tra la rete casalinga e la rete del gestore telefonico? Come è possibile portare questa potente tecnologia fin dentro casa?
Il primo aspetto da considerare sarebbe quello di capire cosa c’è alla base di questa tecnologia, nonostante questo non sia il focus dell’articolo di oggi. Per questo motivo rimandiamo ad altri articoli, tra i tanti presenti in rete, un’analisi di come funziona la fibra ottica. Qui, in questo contesto, ci limiteremo a evidenziare che la fibra ottica è una tecnologia che ha mandato in pensione la trasmissione dei dati e dei segnali attraverso il cavo di rame, per sostituirlo con un materiale plastico del tutto simile al vetro. Per essere precisi, la fibra ottica è costituito da numerosi filamenti trasparenti in fibra di vetro, sottilissimi (siamo nell’ordine di 0,25 mm), che sono realizzati partendo dal silicio o da altri polimeri plastici, tenuti insieme attraverso una piccola guaina di plastica. Gli aspetti rilevanti di questa tecnologia sono la velocità di trasmissione, che avviene intorno ai 20Gbps, e il fatto che il passaggio dei dati non genera interferenze con l’ambiente circostante, come avviene con i cavi in rame, che subiscono anche le conseguenze di altre linee poste nelle vicinanze.
Installare la fibra ottica: la rete pubblica
Prima di arrivare all’installazione dentro le abitazioni, la fibra ottica è stata predisposta dalle compagnie telefoniche a livello di linea pubblica. Ciò è molto importante al giorno d’oggi, perché per quanto la fibra ottica sia ormai diffusa, non bisogna mai dare per scontato che la fibra sia presente in ogni zona di residenza, considerato anche che negli ultimi anni si sta procedendo all’installazione di quella di ultima generazione. Tali linee di fibra ottica, servono per trasportare il segnale dalla fonte principale (teoricamente la sede, o le sedi, del gestore telefonico) fino alle cabine di smistamento. Queste sono delle cabine, nel verso senso della parola, dove si gestiscono le attivazioni per i singoli condomini presenti in ogni area di riferimento. Ciò vuol dire che ogni cabina serve una zona specifica che si estende per un raggio compreso tra 500 metri e 1 chilometro quadrato. Negli ultimi anni il lavoro principale dei gestori, ancora in corso, è stato quello di portare la fibra fino ai singoli condomini, mentre in passato da qui partiva il doppino di rame e per questo non si poteva considerare una fibra ottica pura.
La fibra ottica FFTH: come si porta dentro casa?
L’ultimo step per l’installazione della fibra ottica è quello più importante per il cliente finale. Consiste nel portare la rete fin dentro casa, utilizzando le linee corrugate del condominio e partendo solitamente da una scatola di derivazione già presente all’interno dell’immobile. Tale compito spetta ai tecnici del fornitore di servizio ISP (acronimo di Internet Service Provider), ovvero il gestore con cui si sottoscrive il contratto di rete. Oggi tale step di lavoro è diventato molto più snello e se non ci sono particolari problemi, in meno di due ore i tecnici riescono a portare un singolo cavo di fibra ottica da collegare a una borchia ottica che farà da derivazione per il modem. Solo quando è completamente assente il doppino di rame si può parlare di fibra FFTH, acronimo di Fiber To The Home, cioè la tecnologia di connessione in fibra ottica più veloce che sia disponibile oggi, in questo momento.