Manutenzione caldaie: ecco perché un servizio di assistenza è fondamentale!

Manutenzione caldaie ecco perché un servizio di assistenza è fondamentale!

Una corretta manutenzione della caldaia è di cruciale importanza, affinché si possano tagliare i costi in bolletta, oggi più che mai al rialzo. Ragion per cui, lasciare eseguire le operazioni di pulizia da un servizio di assistenza è fondamentale per ottimizzare i consumi ed evitare spese superflue. Revisioni e controlli sono, di fatto, obbligatori, come stabilito dalla legge, perché consentono di evitare possibili guasti e anomalie in termini di efficienza dell’impianto.

Manutenzione della caldaia: quando è il caso di effettuarla

Disporre di una caldaia efficiente comporta tutta una serie di vantaggi di natura economica e di tipo ambientale. Richiedere il servizio di assistenza caldaie Milano, ad esempio, si rivela una scelta foriera di ottimi risultati in termini di funzionamento del riscaldamento domestico e di efficienza, perché si può avere la temperatura ideale all’interno del contesto domestico. Da notare, poi, che a partire dal 2013, la manutenzione della caldaia va eseguita obbligatoriamente per legge, soprattutto per quanto riguarda il controllo dei fumi.

Nello specifico, la manutenzione della caldaia verte sulla pulizia accurata sia del bruciatore sia dello scambiatore di regolazione. All’interno del primo componente, si verifica la miscelazione fra il comburente e il combustibile che consentono il riscaldamento dell’acqua. Si tratta di un processo che dà luogo però all’accumulo di scorie che vanno necessariamente rimosse, in quanto potrebbero originare malfunzionamenti e incidere negativamente sulle prestazioni dell’impianto. Il secondo componente della caldaia, invece, riscalda l’acqua fredda che proviene direttamente dalla rete idrica. Successivamente, la si immette nel circuito dell’impianto di riscaldamento. La minaccia dello scambiatore è costituita dal calcare che nel lungo periodo riduce inevitabilmente la resa dell’impianto.

La manutenzione della caldaia deve essere periodica sia per allungarne il ciclo di vita sia per abbattere i costi di esercizio. Anche la sicurezza e l’efficienza generale dell’impianto ne traggono giovamento. In ogni caso, a prescindere dal brand e dalla tipologia di caldaia, conviene sempre consultare quanto riportato all’interno del libretto delle istruzioni o quanto meno ciò che viene indicato nella scheda tecnica dell’apparecchio. La redazione di quest’ultima viene ultimata direttamente dalla casa produttrice. Solo allora, bisognerà mettersi in contatto con una ditta che ha nella manutenzione delle caldaie il suo core business. La soluzione migliore possibile, in ottica di risparmio costi, è quella di lasciar eseguire il controllo dell’impianto con la fine della stagione estiva e l’inizio di quella autunnale.

Come avviene il controllo dei fumi della caldaia?

Il controllo dei fumi della caldaia è un’analisi che riguarda la combustione e l’ossido di carbonio dell’impianto: serve a valutare il rendimento e l’efficienza energetica. Solo un tecnico specializzato può occuparsene, perché occorre una procedura specifica in materia di prelievo dei prodotti di combustione e di misurazione della conformità, in base a quanto stabilito dalla normativa.

Controllo dei fumi della caldaia: con il superamento si ottiene un bollino

Superare la verifica relativa al controllo dei fumi della caldaia permette di ottenere un bollino di colore verde oppure blu: il rilascio viene eseguito a controllo concluso. Il bollino si caratterizza per la presenza di un codice numerico che è univoco. Il colore del bollino varia in base alla potenza erogata dall’impianto: se di colore blu, vuol dire che è stato rilasciato da tecnici specializzati, facenti parte di una ditta che lavora per il comune di turno; se di colore verde, il rilascio viene eseguito a fronte di una manutenzione periodica della caldaia in comuni di non più di 40.000 abitanti. Il rilascio dei bollini è pertanto correlato sempre al superamento dei controlli aventi a che fare con l’emissione di sostanze inquinanti e con i fumi. Non è affatto automatico, ma può avvenire di anno in anno, ogni 4 oppure ogni 8 anni, in base alla tipologia di caldaia controllata.

Anche il combustibile, a tal proposito, gioca un ruolo decisivo su questa tematica: la manutenzione relativa all’efficienza energetica va svolta ogni 2 anni per impianti termici con potenza erogata compresa tra i 10 e i 100 kW, con combustibile liquido o solito e per impianti di potenza maggiore a 100 kW, se alimentati a gas metano oppure a GPL.

Il controllo dei fumi va effettuato ogni 4 anni per impianti alimentati a gas metano o a GPL, ma con potenza non superiore a 100 kW.

Conclusioni

Per una resa ottimale, la manutenzione della caldaia è imprescindibile. L’importante, però, è che se ne occupino i professionisti del settore.